Nuovo appuntamento sabato 10 maggio (ore 21) con la stagione di prosa del Teatro Sociale di Valenza. In scena Scintille, spettacolo del Teatro Cargo di Genova che vede protagonista Laura Curino, una delle migliori attrici del panorama teatrale italiano.
Laura Curino racconta la tragedia della Triangle Waistshirt Companym, fabbrica newyorkese di camicette dove perirono 146 operaie, quasi tutte giovanissime, molte delle quali italiane.
Non una narrazione, ma una molteplicità di interpretazioni, dove il personaggio di una madre, Caterina, come una matrioska contiene ed emana da sé gli altri personaggi.
Uno spettacolo intenso, che la direzione artistica del Sociale di Valenza, curata da Roberto Tarasco e dalla Cooperativa CMC, ha fortemente voluto per la stagione di esordio della nuova gestione.
La vicenda si svolge a New York, sabato 25 marzo 1911, alle ore 16 e 40: manca un quarto d'ora alla chiusura della fabbrica Triangle Waistshirt Company. Sono al lavoro circa 600 persone, per lo più donne giovanissime. La maggior parte sa a malapena l'inglese: sono immigrate italiane o dall'Europa dell'Est e rappresentano il principale sostegno economico per le loro famiglie. Laura Curino rievoca questa giornata dal punto di vista delle protagoniste, una madre e due figlie, emigrate dall'Italia in cerca di fortuna. Un scintilla. Forse è scaturita da una delle fioche lampade a gas che illuminano le file di cucitrici, chine sulle loro macchine. In un attimo, all'Ottavo piano del grattacielo che ospita la fabbrica, prendono fuoco le camicette appese sopra le teste delle lavoratrici, gli avanzi di tessuto ammucchiati in enormi cumuli negli stanzoni, i rocchetti di filo. Non esiste un'adeguata protezione antincendio. Il fuoco impedisce di fuggire. C'è solo una scala d'emergenza, che subito crolla sotto al peso delle operaie. Le porte sono sbarrate: le hanno chiuse i proprietari della fabbrica, per impedire che le lavoratrici escano prima dell'orario stabilito. La tragedia si svolge in 18 minuti: 146 morti, quasi tutte ragazze. Le operaie dell'Ottavo, Nono e Decimo piano sono imprigionate dalle fiamme. Cercano di scappare con il montacarichi: crolla sotto il peso eccessivo dei corpi. Un gruppo di studenti che assistono alla scena dal grattacielo accanto, creano una passerella sul tetto e riescono a salvare moltissime ragazze. Ma presto la passerella cede. Molte restano asfissiate dal fumo. Non rimane che un'unica via d'uscita: saltare giù. La folla da sotto urla: "Non saltare!". Ma le alternative sono due: saltare o morire bruciati. Cento metri dalle finestre al marciapiede. Anche se i pompieri hanno teso delle reti per accogliere le fuggitive, l'altezza è tale che la stoffa di rompe. Una cascata di corpi. Ragazze dai cornicioni si lanciano tenendosi per mano. Ragazze in fiamme. Centinaia di corpi sul selciato. Negli anni precedenti le operaie avevano tentato inutilmente di ottenere migliori condizioni di lavoro e di sicurezza. Seguiranno una serie di processi, da cui i proprietari della fabbrica usciranno praticamente impuniti. Ma la scintilla della protesta si è sprigionata da questa terribile vicenda, che diventerà uno dei precedenti storici per la Festa della Donna. Molti altri episodi hanno concorso a dar vita all'8 marzo: è certo che se anche fosse anche falso il collegamento storico, non c' è episodio nella storia delle donne più adatto a segnare un punto di svolta.
Biglietti: intero 20€ (con diritto al posto numerato in platea); ridotto (studenti, over 65, associazioni e convenzionati) 12€.
I biglietti si possono acquistare al botteghino del teatro, aperto al pubblico venerdì dalle ore 15 alle 19 e sabato dalle ore 19.
Informazioni ai numeri 0131.942276 o via mail a [email protected]